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Ciao Fotografi,

Oggi tratteremo un aspetto importantissimo: parleremo della messa a fuoco.

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Da un punto di vista tecnico, le fotocamere attuali permettono 3 tipi di regolazioni.

Tipologia di messa a fuoco:

  • manuale o automatica

Modalitá di messa a fuoco:

  • singola (AF-S su Nikon, One Shot su Canon): una volta che abbiamo premuto a metà il pulsante di scatto per mettere a fuoco, la fotocamera terrà quella messa a fuoco fino a quando non rilasceremo il pulsante.
  • continua (AF-C su Nikon, AI Servo su Canon): la fotocamera tenterà continuamente di mettere a fuoco il soggetto. Quindi mantenendo la pressione del pulsante di scatto, se ci si dovessimo spostare, la fotocamera continuerà a modificare la messa a fuoco.
  • automatica (AF-A su Nikon, AI Focus su Canon): in questa modalità lasciamo alla macchina fotografica la scelta se usare la modalità singola o continua.

Punti di messa a fuoco:

  • Matrix: in base ai punti di messa a fuoco disponibili (a seconda della tipologia e della qualità della fotocamera), la macchina fotografica sceglie in automatico dove mettere a fuoco.
  • Dinamica a più punti: in questo caso possiamo selezionare una certa quantità di punti di messa a fuoco tra quelli che la fotocamera mette a disposizione, e la fotocamera metterà a fuoco sempre in quei punti.
  • Manuale: si tratta della modalità con il massimo controllo in cui si sceglie manualmente il punto in cui la fotocamera metterà a fuoco.

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Personalmente cosa uso/cosa consiglio?

Nel 99% dei casi, utilizzo sempre la tipologia automatica, con modalità singola e punto di messa a fuoco singolo.

➡️ tipologia automatica perché il fatto di avere l’autofocus automatico è comodissimo. Permette di avere un “problema” in meno in testa e di concentrarsi su tutti gli altri parametri e sulla tua visione artistica.

➡️ modalità singola per esclusione: la modalità in continua infatti sarebbe fatta per tenere sempre la messa a fuoco su soggetti in movimento. Tuttavia, personalmente, ritengo questa modalità inefficiente nella pratica con la maggior parte delle fotografie che escono sfocate. Se il soggetto si muove preferisco piuttosto continuare a premere il pulsante della messa a fuoco a ripetizione prima di scattare ogni fotografia.

➡️ punto di messa a fuoco manuale perché mi permette di avere un controllo preciso di dove voglio mettere a fuoco (provate a mettere a fuoco l’occhio di una persona con le altre modalità..)

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Ora che abbiamo visto la parte tecnica con le varie impostazioni, rispondiamo alla domanda più comune:

Dove si mette a fuoco solitamente?

La risposta ovviamente è: dipende.

Dipende da cosa stiamo fotografando.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi è corretto mettere a fuoco il soggetto o la parte del soggetto che ci è più vicina, perchè il nostro cervello è abituato a interpretare come corretto una visione nitida di ciò che ci è più vicino.

Chiaramente, con tutte le dovute eccezioni artistiche.

In particolare, con le persone fotografate a distanza ravvicinata, si tende a mettere a fuoco l’occhio più vicino.

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Nella fotografia di questo articolo ho rappresentato il mio soggetto utilizzando una bassissima profondità di campo (con un’apertura di diaframma molto grande – F 1.4) e ho fatto molta attenzione a mettere a fuoco il suo occhio destro, a me più vicino.

Un abbraccio,

Fabio